Utopia canaglia
So che risulterò una pazza incosciente, ma a me questo termine diventato subito famoso e inflazionato – ingovernabilità – non credo dispiaccia. Mi sembra un nodo venuto al pettine, mi sembra che abbia scalfito partiti e coalizioni che meritavano di essere scalfiti (anzi, di essere devastati), che abbia mostrato l'attuale verità di questo Paese – e per me la verità è più stabile della presunta stabilità di Monti. Che poi, ammesso uno debba farsi dire se le proprie scelte vanno bene oppure no dalla Merkel, c’è da dire che tra un po’ scadrà anche lei – e non sta scritto da nessuna parte che sarà nominata di nuovo cancelliera (o cancelliere come direbbe l’oramai lontana Fornero); magari diventano ingovernabili pure loro. Infatti, anche se è un processo lungo e forse non avverrà mai, ho persino la delirante speranza che il nostro voto possa dimostrarsi pedagogico ed esemplare per gli altri Paesi, per un modello occidentale sfasciato e sporco, che ha sbagliato tutte le proprie scelte, che ha massacrato le cose importanti in cui credere, che non sa cosa siano l’umanità e la lungimiranza, la ragionevolezza e l’onestà intellettuale (e manco le altre).
Bisognerebbe rendere ingovernabile il mondo. Restituirlo al suo equilibrio e alla sua dignità di ingovernato.
Ingovernabili. A me sembra persino una cosa con le palle, in mancanza di una governabilità pulita.
Vorrei non entrare nel merito di tutti i risultati (dilungarmi ad esempio sul fatto che sono esterrefatta all’idea che ci sia ancora il trenta percento di italiani che vota Berlusconi; che provo un piacere sadico nel vedere il Pd – cieco, arrogante e connivente – incredulo dinanzi a quella che è una nuova e per giunta stavolta imprevista sconfitta; e via dicendo con gli altri – per esempio, non so, vogliamo parlare dell’arroganza pure di Ingroia e compagni? cioè, uno fa l’indeciso fino a cinque minuti prima dello scadere della presentazione delle liste, non si capisce che va trovando e con chi si presenta, e poi si aspetta che come tanti lobotomizzati noi gli diamo i nostri voti).
Certo: sono disorientata, e resta la mia attesa sulla riuscita pratica dei grillini, e sorge il mio terrore che Bersani e Berlusconi si piazzino lì insieme per sempre a fare schifezze. E, devo dire, non riesco a scrollarmi di dosso scetticismo e freddezza per tutto ciò che ruota intorno alla politica. Però stamattina mi concedo di prendermi per buona la parte positiva di questo voto.
Tanto io non parlo ai mercati.